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Bottoms

Bottoms, la recensione della sboccata commedia

Bottoms è una commedia del 2023 diretta da Emma Seligman, regista di Shiva baby. Il film vede protagoniste le comiche Rachel Sennot e Ayo Edebiri.

Il secondo film di Emma Seligman, Bottoms, modernizza e rivoluziona la commedia liceale.

Nel film seguiamo PJ e Josie, due studentesse gay e impopolari. Le due utilizzeranno come scusa l’improvviso aumento di violenza dovuto all’avvicinarsi di un importante evento sportivo scolastico per creare un club di difesa personale femminile. Ma finiranno per fondare un vero e proprio fight club basato su assurde bugie e il segreto intento di andare a letto con le loro cotte.

Bottoms

Un film che non si tira indietro

Tutto è lecito nel film di Emma Seligman: parolacce, satira, violenza e sangue. Bottoms è una commedia femminista che sfida ogni taboo. Non solo le donne valgono quanto gli uomini, ma possono essere altrettanto terribili. Non c’è limite che PJ ponga per ottenere ciò che vuole, e per quanto possa negarlo, Josie è altrettanto complice.

Il film dà allo spettatore un’umorismo che non chiede permessi e che non dà scuse. Ma la volgarità riesce a non risultare mai gratuita ed è anzi ben contestualizzata e utilizzata. L’atmosfera volgare e colorata risulta, per quanto assurdo, piacevole e accogliente.

Stessa cosa vale per la violenza. Certo non ci troviamo davanti a un film d’azione, ma ci viene promesso un fight club, e lo otteniamo. I geniali momenti di violenza riescono a costruire sull’assurdità del film e scaturire esilaranti sequenze slapstick.

Bottoms

Le protagoniste

La talentuosa comica Rachel Sennot interpreta PJ. Egoista ed egocentrica, PJ è l’equivalente femminile del maschio oggettificatore. Sennot è stata già protagonista di Shiva Baby, film di debutto della regista Emma Seligman, e l’esperienza avuta insieme è evidente nella sua performance. Co-sceneggiatrice del film, Sennot costruisce un personaggio che le calza a pennello. PJ, nel suo essere una terribile persona, risulta profonda e reale.

Ayo Adebiri è inarrestabile. La sua performance come Josie ha dell’incredibile e con dei tempi comici perfetti consegna delle esilaranti e spesso improvvisate battute. Adebiri lancia dentro al film tutto il geniale talento comiche che le ha fatto prendere parte di ben tredici produzioni nel 2023 tra film, serie e animazione arrivando a vincere un Golden Globe. Si perde spesso in meravigliosi monologhi e riesce a rubare ogni scena in cui è presente, regalando i migliori momenti del film.

Le attrici hanno lavorato già insieme tra spettacoli stand-up e sketch e l’amicizia è evidente, grazie a ciò la molta improvvisazione utilizzata risulta naturale oltre che esilarante. Le due portano sullo schermo dei personaggi che sono viste come delle povere perdenti in cerca di attenzione. E non è difficile capire il perché. Il film non cerca di giustificarle o di renderle eroine al pubblico. I personaggi vengono raccontati con onestà e il pubblico ha modo di scoprire personaggi queer che possono essere altro che mere vittime. Personaggi queer che possono essere bugiardi, eccitati, volgari e che possono imparare ad essere migliori.

Bottoms

Il fight club

Il film è ricco di personaggi secondari. Abbiamo un fight club caratterizzato da una variegato gruppo di personaggi diversi e ben strutturati. Troviamo la ragazza sempre troppo emozionata e che vuole uccidere il suo padrino, le due bellocce obiettivo delle nostre protagoniste, la giovane di colore e ultra cattolica, ed Hazel. Con pochi amici ed una grande fissa per gli esplosivi, Hazel (Ruby Cruz) è una terza segreta protagonista del film e forse proprio il suo core emotivo.

Avversari al nostro gruppo troviamo il capitano bambinone della squadra di football, la sua spalla iperprotettiva e un preside disinteressato a tutto ciò che è al di fuori della vittoria della sua scuola nel football. A dar supporto al gruppo sarà invece l’esilarante Mr. G, interpretato dal giocatore di football Marshawn Lynch.

Ma ciò che rende il tutto speciale è la sincera, meravigliosa ed imperdonabile assurdità con cui i personaggi vengono raccontati. Ogni singolo cliché viene destrutturato, analizzato e portato in scena al suo estremo. Il film ci propone una vera e propria gabbia di matti, dove il tutto è così assurdo e divertente che è impossibile non venire trasportati via dell’assurdità. E quando si ha finalmente abbassato la guardia ci si riesce ad emozionare senza neanche troppo sforzo.

Bottoms

Bottoms e il cinema

Come per molti film oggi anche bottoms ha subito un grave peccato. Il film è stato prodotto da Orion, casa di produzione posseduta da MGM. A seguito dell’acquisizione di MGM da parte di Amazon è stato rilasciato nei cinema americani e di pochi altri paesi con una scarsa promozione, per poi venir rilasciato silenziosamente su Prime video. In Italia il film ha completamente saltato l’uscita cinematografica, e non sono molti a sapere dell’esistenza di questa piccola gemma.

Questa settimana ho avuto il piacere di vedere il film in sala con un Q&A alla regista, ed è stata una delle mie esperienze cinematografiche preferite. Avevo molte aspettative riguardo questa proiezione e sono state tutte rispettate. La bellissima fotografia carica di colori illumina lo schermo e il sonoro pieno di bassi è esplosivo. Anche la colonna sonora è esaltante grazie a pomposi brani originali composti da Charli XCX e Leo Birenberg che non risultano mai esagerati o fuori posto e una bellissima selezione di brani musicali.

La sala, completamente piena, ha accolto il film con applausi e risate come non mi era mai capitato prima. Il tutto mi ha ricordato l’emozione collettiva provata in sala mentre si guardava Avengers: Endgame nel 2019. Ma è stato forse ancora più piacevole e speciale ottenere ciò da un film così piccolo e di nicchia.

Certo, Bottoms non è un film che sfigura sul piccolo schermo e anzi riesce a dominare anche quello. Ma è tanto uno spreco quanto un peccato che la maggior parte del pubblico non abbia potuto godere del film nel formato per cui era inteso.

Potete trovare un reportage del Q&A fatto alla regista Emma Seligman su questo link.

Bottoms

 

In conclusione

In 90 minuti Bottoms riesce a fare di tutto. Una modernissima commedia che riesce ad avere una propria e originale identità. Un film femminista e Queer ma al contempo dissacrante e irrispettoso verso tutto e tutti. Un vero e proprio delirio visivo e sonoro, grazie alla bellissima fotografia e alla pomposa colonna sonora.

Non posso dire sia un film per tutti, è molto specifico nell’umorismo ed è molto diretto nell’esecuzione. Ma se Bottoms parlerà a voi sappiate che vi farà divertire come pochi film vi faranno divertire. Siamo davanti a quella che non fatico a definire la più divertente commedia degli ultimi anni e una tra le migliori commedie liceali mai fatte. Una commedia che col tempo potrebbe diventare tanto iconica quanto Mean Girls e tante altre.

Bottoms è sotto certi punti di vista un film difficile. Facilmente avrebbe potuto sfociare nell’ovvio e nel banale ma affronta ogni cliché e ne esce forte. Dominato dal divertimento e dalla creatività è un inno alla libertà artistica e personale. È in qualche modo un miracolo che un film del genere esista, ed è ancor più un miracolo che non sia un totale disastro. Ma Bottoms esiste ed è una grande vittoria, che io non posso non premiare.

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema