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Goliarda Sapienza

Cento anni di Goliarda Sapienza, attrice-autrice

Il 10 maggio del 1924 nasceva Goliarda Sapienza: una donna di grande spessore intellettuale, bellezza e carattere. In pochi sanno che “nacque” come attrice.

A soli sedici anni si iscrisse all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, la celebre Silvio d’Amico, fondata pochi anni prima.

Goliarda Sapienza, la filmografia

La sua carriera d’attrice, in verità, si limitò poi a 2 spettacoli teatrali – la Medea di Luchino Visconti (1953) e il Liolà di Silverio Blasi (1960) – e 11 apparizioni cinematografiche. La più famosa: quella in Senso di Visconti (1954).

Sapienza è apparsa anche in La voce del silenzio di Georg Wilhelm Pabst (1953), Ulisse di Mario Camerini (1955), Persiane chiuse di Luigi Comencini (1950) e Dialogo di Roma, diretto dalla scrittrice Marguerite Duras (1983).

Goliarda Sapienza in uno dei film da lei interpretati

Galeotto fu il cinema

Il cinema, comunque, le ha portato l’amore: nel ’49, infatti, incontra il regista Citto Maselli, ex assistente di Antonioni e Visconti, e nasce una relazione che durerà 18 anni.

Sapienza reciterà in due film diretta da Maselli: Gli sbandati (1955) e Lettera aperta a un giornale della sera (1970).

Insieme lavoreranno a tanti film che non la vedranno in veste di  interprete ma di aiuto-regista, sceneggiatrice, assistente agli attori e doppiatrice. Se un termine può renderle giustizia, è “cinematografara”, come lei si auto-definiva.

Sapienza scriverà, molti anni più avanti: “Sono stanchissima e con qualche malinconia data di tanto cinema fatto con Citto, in pieno entusiasmo e accordo: quaranta documentari e quattro o cinque film insieme, fino a Gli indifferenti“.

Il regista, negli anni che seguiranno, guiderà per 30 anni l’Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici e continuerà a dirigere film fino al 2017. Morirà il 21 marzo del 2023, 27 anni dopo la donna che aveva tanto amato.

Goliarda Sapienza

E poi… la scrittura

Nel 1967 Sapienza abbandonerà la carriera di attrice per diventare un’autrice. Il suo esordio sarà con il romanzo Lettera aperta. Il suo romanzo più celebre, L’arte della gioia, sarà pubblicato postumo alla sua morte dalla casa editrice Stampa Alternativa (oggi è edito da Einaudi).

Tuttavia, Sapienza terrà sempre un piede nel panorama cinematografico: a partire dal 1991 (morirà nel 1996, ndr) si dedicherà ad insegnare recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.

D’altra parte, come lei stessa scrisse nei taccuini che costituiscono il libro La mia parte di gioia, pubblicato postumo nel 2013: “Ho fatto tutti i mestieri, e ho imparato più dal cinema che da cento università“.

Un film biografico su Goliarda Sapienza

Recentemente, il regista Mario Martone (Nostalgia) ha annunciato che il suo prossimo film sarà ambientato a Roma e sarà dedicato proprio a Goliarda Sapienza.