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Robert Towne

È morto a 89 anni Robert Towne, lo sceneggiatore di Chinatown

Dall’Oscar per Chinatown alla stesura di Mission Impossible, vediamo insieme la carriera di uno dei più iconici sceneggiatori di Hollywood, Robert Towne.

Lo sceneggiatore premio Oscar è morto lunedì 1 luglio nella sua casa a Los Angeles circondato dall’affetto dei suoi parenti. Nato a Los Angeles, di origini russe da parte di padre e rumene da parte di madre, comincia prestissimo la sua carriera nel cinema.

Il suo primo lavoro nasce in collaborazione con il regista Roger Corman. Quest’ultimo, famoso soprattutto per l’adattamento cinematografico delle novelle di Edgar Allan Poe, gli chiede aiuto per la stesura del lungometraggio, L’ultima donna sulla terra (1960). In seguito, ritornano a lavorare insieme per il film La tomba di Ligieia (1964).

La vera e propria svolta arriva però nel 1974, quando lo sceneggiatore scrive il soggetto di Chinatown. Ispiratosi alle vicende della “guerra dell’acqua”, ovvero una serie di conflitti realmente avvenuti fra la città di Los Angeles e i proprietari dei ranch nella California Orientale, Robert Towne concepisce uno degli esempi più iconici del genere noir.

Durante la lavorazione furono tantissimi gli screzi con il regista Roman Polanski. Soprattutto in merito alla scelta del finale, Robert Towne, infatti, avrebbe voluto destinare alla pellicola un lieto fine. Il finale tragico fu scelto da Polanski influenzato anche dai tragici eventi che videro la morte della moglie, Sharon Tate, per mano dei seguaci di Charles Manson.

Jack Nicholson

La battuta finale del film “Lascia perdere, Jake, è Chinatown” è stata inserita nel 2005 nella lista delle cento migliori citazioni cinematografiche di tutti i tempi stilata dall’American Film Institute, nella quale figura al 74º posto.

L’anno successivo viene candidato di nuovo agli Oscar per la miglior sceneggiatura con il film Shampoo, commedia drammatica con Warren Beatty.

A Towne si devono le sceneggiature di Yakuza (1975), Greystoke: La leggenda di Tarzan (1984). Ha collaborato con Tom Cruise nei film Giorni di tuono (1990), Il socio (1993) e i primi due capitoli del franchise Mission: Impossible (1996, 2000).

Towne è stato anche uno script doctor, lavorando su sceneggiature scritte da altri senza essere accreditato. Titoli come Gangster Story di Arthur Penn (1967), Perché un assassino di Alan J. Pakula (1974) e Il paradiso può attendere (1978), sono solo alcuni dei titoli in cui la penna dello scrittore non compare, ma si percepisce forte e chiara. Fra le altre scrisse anche la scena finale tra Vito Corleone e suo figlio Michael ne Il padrino.

Towne è stato anche regista: ha diretto i film drammatici sportivi Due donne in gara (1982) e Without Limits (1998), il poliziesco Tequila Connection (1988) e Chiedi alla polvere dal romanzo di John Fante (2006). Negli ultimi anni ha collaborato alla scrittura di alcuni episodi della serie Mad Men.