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Quentin Dupieaux, regista di The Second Act

Festival di Cannes 2024, The Second Act apre il Festival

Festival di Cannes 2024, The Second Act di Dupieaux apre il Festival. Nel cast Léa Seydoux, Vincent Lindon, Louis Garrel e Raphaël Quenard.

The Second Act verrà presentato fuori concorso in anteprima mondiale al Festival del Cinema di Cannes. La commedia in quattro parti uscirà lo stesso giorno in tutte le sale francesi.

The Second Act, una foto del film

The Second Act, qualche curiosità sulla trama

La trama segue le vicende di Florence, David, Guillaume e Willie, interpretati rispettivamente da Lèa Seydoux, Luis Garrel, Raphaël Quenard e Vincent Lindon.

Florence vuole presentare David, l’uomo di cui è follemente innamorata, al padre Guillaume. Ma David non è attratto da Florence e vuole spingerla nelle braccia del suo amico Willy. I quattro personaggi si incontrano in un ristorante in mezzo al nulla.

Non è semplice farsi un’idea precisa sugli intenti della pellicola, soprattutto se dietro la macchina da presa c’è un regista come Dupieaux. Nella maggior parte dei suoi film, infatti, la trama non è altro che una scusa per comunicare qualcos’altro.

Lèa Seydoux ha descritto il film come una “messa in abisso” su attori che recitano in un film schifoso e si confrontano con i loro personaggi e le loro battute. Un po’ come era già successo per Yannick (2023), dello stesso Dupieaux.

I marchi di fabbrica di Dupieux

Il regista fa della meta narrazione uno dei suoi marchi di fabbrica. Dupieux ha sempre avuto un rapporto particolare con la sceneggiatura dei suoi film, utilizzando i dialoghi come strumento per disorientare e far discutere il pubblico.

The Second Act non fa eccezione, promettendo di essere un’opera ricca di dialoghi significativi che invitano lo spettatore ad indagare sulle dinamiche più profonde delle relazioni umane.

“Oggi, mentre The Second Act, il mio sesto film in quattro anni, si prepara ad aprire il festival di Cannes e ad uscire nelle sale, ho voglia di tacere. Non per stanchezza o presunzione, ma semplicemente perché questo film, molto loquace, dice con parole ben scelte tutto ciò che desidero esprimere e contiene già in modo estremamente chiaro la propria analisi”, ha dichiarato il regista.

La produzione

The Second Act è stato girato principalmente all’aerodromo di Condat-sur-Vézère, un piccolo aeroporto privato ancora in funzione.

Nella realizzazione delle scenografie è stato coinvolto l’Atelier des fac-similés du Périgord (AFSP) di Montignac-Lascaux.

Thierry Bordes di Ciné Passion en Périgord, un’associazione che sostiene le produzioni cinematografiche in Dordogna, afferma che Dupieux ha realizzato “la carrellata più lunga della storia del cinema”.