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Hollywood Babilonia: Tom H. Ince

Hollywood Babilonia: il mistero della morte di Tom H. Ince

Non solo storie di sesso di droga: la Hollywood del primo trentennio del Novecento era anche crimini irrisolti. Come quello che vide come vittima Tom H. Ince.

Nei primi anni Venti, il regista e produttore cinematografico Tom H. Ince morì misteriosamente a bordo di uno yatch. Quello che all’epoca fu archiviato come la conseguenza fatale di un attacco cardiaco, stando ad alcune testimonianza, nascondeva una verità ben più cupa e terribile. Ve la raccontiamo in questa nuova puntata di Hollywood Babilonia.

Chi era Tom H. Ince?

Oggi il suo nome, probabilmente, non vi dirà nulla, ma agli albori di Hollywood Ince fu un regista importante, considerato il padre putativo del genere western. Il suo contributo al cinema fu importante anche in termini di tecniche innovative di ripresa, e insieme a uno dei registi più importanti dell’epoca, Mr Nascita di una nazione David W.Griffith, nel 1915 fondò un’importante casa di produzione: la Triangle Film Corporation.

A livello di pratica cinematografica, fu il primo a concepire una sceneggiatura che fosse istruttiva fin nei minimi dettagli, piano dei costi incluso, e a separare sapientemente il lavoro di sceneggiatura, regia e montaggio, che precedentemente veniva svolto da un’unica figura. In altre parole, Ince ha definito in tutto e per tutto la figura del produttore cinematografico per come lo conosciamo oggi.

Marion Davies, l'amante di Hearst, proprietario dello yatch sul quale si festeggiò il compleanno di Tom H. Ince

Una festa fatale

Torniamo indietro nel tempo, al 1924: Tom H. Ince ha appena compiuto 43 anni e una sua vecchia conoscenza, il Re della Stampa William Randolph Hearst – colui che vent’anni dopo, ispirò Orson Welles per la scrittura di Quarto potere – gli organizzò una festa a bordo del suo yatch, l’Oneida.

A questa festa erano presenti svariati amici di Ince, una scrittrice, tre attrici, un dottore e, soprattutto l’allora amante di Hearst, tale Marion Davies: quest’ultima era un’attrice ventisettenne di belle speranze, finita nelle mire del regista dongiovanni Charlie Chaplin, anche lui invitato a bordo dell’Oneida.

Poi, il fattaccio: durante la crociera di compleanno con destinazione San Diego, il festeggiato Ince morì in circostanze misteriose a bordo della nave. La prima versione dei fatti fu che si era abbuffato e aveva avuto un malore di natura digestiva.

Hearst, che all’epoca esercitava un enorme potere sugli organismi della stampa, fece diffondere una sua versione dei fatti, inventata di sana pianta: Ince sarebbe stato ospite nel suo ranch in compagnia della moglie e del figlio e lì avrebbe avuto il malore. Malgrado il trasporto d’urgenza a casa del magnate, per lui non ci sarebbe stato niente da fare.

Una versione controversa

Peccato che diversi testimoni abbiano visto Ince imbarcarsi a bordo dello yatch e che fosse noto a tutti che Hearst tenesse a bordo dell’Oneida un revolver tempestato di diamanti e che, oltretutto, fosse un ottimo tiratore e un partner molto geloso.

Per questo trapelò quella che potrebbe essere la verità dei fatti, opportunamente occultata dal magnate: Hearst avrebbe invitato Chaplin per coglierlo in flagrante con la sua giovane amante, con la quale sapeva che aveva una relazione, e ucciderlo.

Nella confusione seguita alla scoperta di Hearst, la pallottola destinata al regista di La febbre dell’oro avrebbe invece colpito per errore Ince e lo avrebbe ucciso.

Probabilmente non sapremo mai la verità sui fatti avvenuti il 19 novembre 1924, ma una morte simile sarebbe in linea con il personaggio di Tom H. Ince. Una morte da vero cowboy.