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Hollywood Babilonia: Louella Parsons

Hollywood Babilonia: Louella Parsons, la Pettegola

Nell’ultima puntata della nostra rubrica Hollywood Babilonia parliamo non di un’attrice ma di una giornalista: la temutissima Louella Parsons.

Louella Parson si può definire come il braccio sinistro del potere del miliardario magnate dei media William Randolph Hearst: lui l’aveva nominata Corrispondente Capo da Hollywood.

Una carica che significava solo una cosa: Parsons, con la sua penna, aveva l’immenso potere di creare o di distruggere le star di Hollywood. Un potere che non si asteneva dall’esercitare.

Louella Parson, per il cinema, era un po’ come oggi è Anna Wintour per la moda: decideva chi era in e chi era out. Uno dei rischi peggiori, per un attore statunitense, era restare escluso dalla seguitissima rubrica della giornalista.

Non per niente, di lei ci fu chi scrisse: “Si dice che nel mondo del cinema non possa accadere nulla senza che Louella Parsons lo sappia e lo permetta”.

Clarissa Dayton chiarì il suo ruolo con parole eloquenti: “Scrivere di Hollywood e ignorare il nome di Louella Parsons sarebbe come parlare dell’Inghilterra ignorando la regina, oppure descrivere Washington evitando di menzionare la Casa Bianca”.

Louella Parsons con Marilyn Monroe

Le Pettegole di Hollywood

Faceva parte del trio noto come “le pettegole di Hollywood” del quale, oltre a lei, facevano parte l’attrice e giornalista Hedda Hopper ed Elsa Maxwell.

Hopper è stata una nota repubblicana anticomunista che ha ampiamente contribuito alla creazione della famosa Lista Nera di Hollywood, mentre Maxwell è l’artefice – e il Cupido involontario – dell’unione Maria Callas Aristotele Onassis.

Chi era Louella Parson?

Classe 1881, Louella detta Lolly, originaria dello stato dell’Illinois, divenne cronista a soli 16 anni. A 19 era già sposata e aveva una figlia. Rimasta vedova molto giovane, si risposò in seconde nozze nel 1930 e, rimasta di nuovo vedova nel 1951, iniziò una relazione con il cantautore Jimmy McHugh.

È entrata tanto nell’immaginario di Hollywood da diventare lei stessa personaggio da film: fu interpretata da Elizabeth Taylor nel film per la televisione Malizia a Hollywood (1985).

Ha avuto a che fare anche con l’Italia. Nel 1961, pochi mesi prima di ammalarsi, ricevette un’onorificenza dal governo italiano: la Stella di solidarietà di prima classe. Questa la dedica: “Alla più brillante columnist di Hollywood, per aver così validamente contribuito alla conoscenza del cinema in tutto il mondo”.