Skip to content Skip to footer
Sarò con te, la recensione su Almanacco Cinema

Sarò con te, in sala per rivivere il sogno

Ad un anno dalla vittoria del terzo scudetto del Napoli, esce in sala Sarò con te, il documentario che ripercorre l’inattesa cavalcata della squadra partenopea.

Prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentis (Filmauro) e diretto da Alessandro Bosello, Sarò con te ha debuttato al primo posto al box office. Il primo weekend di programmazione si è chiuso, infatti, con oltre sessantatremila presenze.

L’idea di programmare l’uscita del film in corrispondenza dell’anniversario del 4 maggio 2023 è stata una scelta romantica e furba. Da un lato infiamma e colora un momento amarcord che sarebbe in ogni caso avvenuto. Dall’altro, forse, addolcisce la pillola di una stagione, quella che si sta concludendo, che ha deluso le aspettative dei tifosi.

Sarò con te ricostruisce in modo efficace l’anno magico dal Napoli sin dalla conferenza stampa del maggio 2022. È quella, infatti, la prima occasione in cui il presidente De Laurentis nomina apertamente lo scudetto come obiettivo della stagione.

Sarò con te, Aurelio De Laurentiis

Sarò con te, le contestazioni a De Laurentiis

Col senno di poi quel “Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli” del presidente suona profetico, ma il sentiment allora era profondamente pessimista. Diverse furono le contestazioni, ed è da quelle che il film prende avvio.

Le immagini ripropongono la sfiducia dei tifosi durante il ritiro a Dimaro, i dubbi di Luciano Spalletti, e le “fredde” (per utilizzare un eufemismo) reazioni agli acquisti. Kvaratskhelia, per esempio, ricorda come scorrendo i commenti social alla notizia del suo acquisto c’era solo la delusione di un nome praticamente sconosciuto.

L’inizio della stagione

Il racconto procede poi seguendo la progressiva crescita dell’entusiasmo, partita dopo partita. Alle immagini degli highlights si alternano momenti di spogliatoio, ma soprattutto interviste a giornalisti e volti noti dello spettacolo.

Le parole di Silvio Orlando, Geolier e Marco d’Amore (per citarne alcuni) ben rispecchiano quel misto di incredulità ed esaltazione che ha caratterizzato la prima parte della stagione. Così come autentico (e divertente) è il racconto del timore che prima o poi qualcosa, in questo meccanismo quasi perfetto, dovesse andare storto.

Se è vero che il Napoli della scorsa stagione ha vinto grazie ad un gioco che coinvolgeva davvero tutti, Sarò con te presenta, tuttavia, un protagonista in particolare.

Il main character di Sarò con te

Il main character non poteva che essere l’ex commissario tecnico Luciano Spalletti. L’allenatore toscano si rivela come la mente, il genio, ma anche il cuore prudente del suo Napoli. Per dirla alla Christopher Vogler, è il suo il “viaggio dell’eroe”.

È lui che ci viene mostrato nel suo mondo ordinario nella campagna toscana. Le immagini di lui che guida il trattore e dà da mangiare ai suoi animali sono le uniche che si discostano dal discorso puramente calcistico. Il tentativo è probabilmente quello di rendere ancora più epica la sua impresa.

È lui che riceve la chiamata all’avventura in quella famosa conferenza di maggio 2022 e che in quei primi momenti vorrebbe forse “rifiutare”. Nell’oscillazione titubante del suo volto quando De Laurentis nomina la parola “scudetto” c’è tutta la sua filosofia.

Sarò con te, Luciano Spalletti

Silvio Orlando la definisce una “diffidenza alla felicità”. Spalletti rimane con i piedi per terra fino alla fine, non tradisce mai alcun ingenuo entusiasmo. Non si scompone, non gioisce, non esulta ma rimane concentrato e saldo anche quando ormai la città ha iniziato, contro ogni aspettativa culturale, a festeggiare.

Dov’è finita la scaramanzia?

Se lo sono chiesto in molti. Come può la città del cornetto rosso essersi lasciata andare ai festeggiamenti già a marzo? È un aspetto su cui il documentario si sofferma e si interroga.

Per lo scrittore Maurizio De Giovanni (I bastardi di Pizzofalcone, Il commissario Ricciardi) la risposta è nel cambiamento di Napoli dagli anni ’80 ad oggi. Se prima la città era abituata solo a perdere, oggi non è più così. C’è la scaramanzia, ma ci sono anche la speranza e la fiducia di potercela fare.

In occasione dei festeggiamenti, Paolo Sorrentino aveva detto qualcosa di simile ribadendo il suo amore per Diego Armando Maradona: “Se è accaduto è perché Maradona ci ha insegnato come farlo”. Insomma, anche se è passato un po’ di tempo il Napoli come si vince se lo ricorda ancora.

Poiché nelle grandi storie, poi, ci sono sempre grandi ostacoli, Sarò con te non priva il pubblico degli inciampi e dei momenti meno luminosi della stagione. Si va dalla sconfitta ai quarti di finale in Champions, alla sfumata festa del 30 aprile.

La parentesi Champions

Il racconto delle tre sfide consecutive contro il Milan è una delle sequenze narrativamente più interessanti di Sarò con te. Dopo un percorso quasi immacolato, la dura sconfitta in casa al Maradona per 4-0 innesca dubbi e mina le conquistate sicurezze.

Sarò con te

È l’occasione, inoltre, per svelare ai curiosi qualcosa in più del famoso alterco tra Spalletti e Maldini nel tunnel del Maradona durante l’intervallo di Napoli-Milan.

Napoli- Salernitana 1-1

Prima del finale a lieto fine, grande spazio viene dato al racconto del 30 aprile. Al netto della beffa finale sancita dal goal di Boulaye Dia, infatti, è una giornata che probabilmente rimarrà impressa nella memoria dei tifosi. Sarò con te alterna riprese all’interno dello stadio (con audio di grande effetto) e tra le strade della città.

Tutti erano pronti, tutto era perfetto, ma come dice amaramente Osimhen succede che poi “football happens”.

Il montaggio sonoro di Sarò con te

Tra gli aspetti tecnici il più interessante è il montaggio sonoro. Al di là della scelta delle canzoni (alcune molto giuste, altre forse un po’ inflazionate), è la riproduzione dei boati dello stadio e del caos delle strade a colpire. La visione in sala del film, infatti, nelle scene delle partite e soprattutto sul finale, riesce davvero a rievocare l’adrenalina di quei momenti.

In conclusione

Sarò con te è un’opera celebrativa che riesce nel suo intento: mette in forma come solo il cinema sa fare, e riesce a commuovere. Probabilmente, ad di là di questa prima uscita in sala, è un film che, di tanto in tanto, i tifosi riguarderanno nostalgici.

Dunque, se avete vissuto con passione la scorsa stagione del Napoli non esitate ad andare al cinema, perché ritroverete per un paio d’ore lo spirito di quelle giornate. Se non siete tifosi del Napoli ma amate il racconto di imprese sportive Sarò con te potrebbe comunque fare al caso vostro.

Infine, mi sento di consigliarlo anche a chi, pur odiando il calcio, subisce il fascino di un luogo in cui tutto si mescola. Raccontare il calcio a Napoli, infatti, vuol dire sempre raccontare un po’ anche la città, il suo popolo e la sua capacità di vivere il presente.

Recensione a tre stelle su Almanacco Cinema